Wayne Shorter è indiscutibilmente uno dei più grandi compositori della storia del jazz.

Negli ultimi anni ha voluto più volte misurarsi con la scrittura per grandi organici sinfonici, collaborando con alcune delle più prestigiose orchestre in attività (dalla Los Angeles Philharmonic alla Royal Concertgebouw di Amsterdam)

Emanon è con ogni probabilità uno dei suoi lavori di più ampio respiro e di maggior impegno dal punto di vista compositivo. Si tratta di una suite in quattro movimenti (Pegasus, Lotus, The Three Marias e Prometheus Unbound), ispirata dalla passione di Shorter per la fantascienza e le avventure dei supereroi – e per la quale Randy DuBurke, noto per le sue pubblicazioni per Marvel e DC Comics, ha realizzato una graphic novel. La musica di Emanon è davvero difficile da definire: estranea a qualsiasi confine tra i generi, in essa sembrano convivere elementi del tutto eterogenei e riferimenti inconciliabili (sinfonismo tardo-romantico e groove, colonne sonore hollywoodiane e Stravinsky). Eppure tutto appare riunito in una sintesi personalissima ed affascinante, cifra peculiare di una delle personalità più forti della musica dei nostri giorni.

Wayne Shorter, sax tenore, sax soprano
Danilo Perez, pianoforte
John Patitucci, contrabbasso
Brian Blade, batteria
Clark Rundell, direzione
Leonardo Spinedi, Azusa Onishi, Paolo Castellani, Federico Galieni, Keti Ikonomi, Aurora Bacchiorri, primi violini
Luca Arcese, Damiano Babbini, Silvia Palazzoli, Gustavo Gasperini, secondi violini
Mizuho Ueyama, Sabina Morelli, Daniele De Padova, viole
Gianluca Pirisi, Cristiano Sacchi, Umberto Aleandri, violoncelli
Alessandro Salvatore Schillaci, Giacomo Piermatti, contrabbassi
Silvia Marini, ottavino
Filippo Mazzoli, Eleonora Porzi, flauti
Simone Frondini, Gianluca Tassinari, oboi
Maria Chiara Braccalenti, corno inglese
Francesco Zarba, Rossano Emili, clarinetti
Manuele Morbidini, clarinetto basso
Luca Franceschelli, Beatrice Baiocco, fagotti
Paolo Rosetti, fagotto, controfagotto
Mirco Rubegni, Vincenzo Pierotti, trombe
Giovanni Hoffer, Pau Moltò Biosca, corni
Andrea Angeloni, trombone
Gianluca Grosso, tuna
Gianni Maestrucci, Leonardo Ramadori, percussioni

Perugia, Arena Santa, 14 luglio 2017
In collaborazione con Orchestra da Camera di Perugia